C.A.V. OLTRE IL GENERE: IL PRIMO CENTRO ANTI VIOLENZA ITALIANO PER UOMINI VITTIMA DI VIOLENZA
VOLUTO DA UNA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA:IL
COMUNE DI S.BENEDETTO DEL TRONTO.
DALL'OTTOBRE 2023 ACCOGLIE ANCHE ALTRI DISCRIMINATI E DIMENTICATI DAL GOVERNO ITALIANO: LE PERSONE LGBT+
patrocinio
2020-2021
DALL' OTTOBRE 2023 CI SIAMO APERTI AD ACCOGLIERE
PERSONE LGBT+ VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA E AFFETTIVA, ANCHE ESSE NON TUTELATE E DISCRIMINATE COME GLI UOMINI DAL GOVERNO ITALIANO.
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Il 26 novembre 2022 un convegno unico in Italia per cambiare la cultura della violenza!
TUTELA PER TUTTE LE VITTIME SENZA DISCRIMINAZIONE DI SESSO!
Col patrocinio della Regione Marche,
'Ordine degli Psicologi delle Marche, dell'Ordine dei
Giornalisti.
Con rediti per Avvocati.
SABATO 26/11/2022 - h 8,30/13,00 -
SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP)
Auditorium Comunale, Viale De Gasperi 64
CONFESSIONE REPORTER-puntata del 28 giugno
Da S. Benedetto del Tronto
una nuova interpretazione della violenza:
PARI
OPPORTUNITA' INCLUSIVE
di ogni tipo di vittima indipendentemente dal sesso
A TUTELA DEGLI UOMINI E DELLE PERSONE LGBT+ VITTIME DI VIOLENZA
A TUTELA DEGLI UOMINI VITTIMA DI VIOLENZA
(Lettera di presentazione della campagna)
CENTRO ANTIVIOLENZA PER UOMINI E PER LA RIEDUCAZIONE DI PERSONE MALTRATTANTI
(Modalità per usufruire dell'agevolazione)
PSICOLOGI E PSICOTERAPEUTI SOLIDALI ON LINE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI!
1. si tende a credere che la Violenza
abbia più matrici, invece la Violenza ha un’unica
matrice: l’Analfabestismo Psicologico,
che induce alla Gestione Dicotomica delle Divergenze.
A cambiare è l'oggetto della Violenza (maschio, femmina,
animale, bimbo, figlio, genitore, etc.) e la modalità con
cui la Violenza viene attuata: modalità he possono “ferire”
il corpo (Violenza Fisica: schiaffi, pugni coltellate etc.);
che possono “ferire” la sensibilità interiore (Violenza
Psicologica: mortificazioni, critiche, dipendenza economica);
che possono “ferire” Corpo e Psiche (Violenza Psico-Fisica:
lo stupro può essere un esempio).
2. si tende a considerare la Donna Vittima e l'Uomo Carnefice, invece si dovrebbe capire che concentrare sul dualismo Forte/Carnefice–Debole/Vittima, capendo che sia l’uomo che la donna, affetti da “Analfabetismo Psicologico” utilizzano la “Gestione Dicotomica delle Divergenze”.
Oggigiorno è sempre più arduo instaurare
rapporti calorosi e duraturi: sono in aumento conflitti,
ostilità e dissidi relazionali e sono sempre più frequenti
gli atti estremi (omicidi, suicidi ed omicidi-suicidi) compiuti
da persone della sfera affettiva (partner, parenti, amici,
vicini, colleghi).
É opinione comune credere
che Violenza e Prevaricazione siano peculiarità del Maschio:
è di gran moda il binomio “Donna Vittima e Uomo Carnefice”.
Ma Violenza e Prevaricazione non sono
problemi causati dal genere ma causati dalla Cultura
della persona “in genere”, sia del maschio che
della femmina, entrambi affetti da “Analfabetismo
Psicologico”. Paragonando l’Essere Umano ad un
Computer, in cui la Psiche è il Software e il Corpo è l’Hardware,
essere affetti da Analfabetismo Psicologico equivale ad
avere un Software con informazioni/programmi scorretti (a
volte veri e propri Virus) che indurranno l’Essere Umano
a funzionare in modo controproducente.
La diversa qualità
di Azioni ed Emozioni dell’Essere Umano (d’amore o di odio,
di compassione o crudeltà, di apprezzamento o disprezzo,
di consenso o dissenso, di tolleranza o rigidità), dipende
dalle informazioni acquisite nell’ambiente in cui egli è
vissuto: informazioni che diventano le Mappe Mentali
(i programmi del software), che si utilizzano in ogni istante
della vita per decidere come comportarsi e come interpretare
gli eventi.
Ebbene, mentre le mappe di gran parte degli
ambiti si sono aggiornate (per accendere il fuoco non si
usa più la pietra focaia, per curarsi non si usano più le
sanguisughe, etc.) quelle dell’ambito “Relazione con Se
Stessi e gli Altri” no: si continua ad usare Mappe Mentali
cavernicole che non permettono di raggiungere gli obiettivi
d’Amore e di Rispetto che tutti hanno nel cuore.
La Gestione Dicotomica delle
Divergenze è il comun denominatore di ogni conflitto
dentro e fuori casa, perché rende ogni relazione un’arena
conflittuale in cui hanno spazio solo gli interlocutori
Forti a discapito dei Deboli: dalle guerre sanguinarie dell’era
cavernicola, agli stermini delle Crociate, ai duelli del
Far West, al Nazismo, agli omicidi della Mafia, della Ndrangheta,
del Terrorismo, dell’Isis, a tutte le violenze che si consumano
all’interno della Relazione Affettiva, compresa la Violenza
Assistita.
Bisogna attivarsi per sconfiggere
l’Analfabetismo Psicologico il vero killer di cui sono vittime
sia gli Uomini che le Donne
Una delle più gravi conseguenze
dell'Analfabetismo Psicologico è, infatti, il
Pensiero Dicotomico:
un programma infetto che, sulla base della
tossica informazione “la Verità Assoluta esiste”, spinge
la Persona ad elaborare gli eventi in maniera binaria (tutto/niente,
bianco/nero, cento/zero) senza vie di mezzo. É una
delle più gravi distorsioni cognitive perché costringe a
muoversi su binari rigidi e inflessibili
impedendo di adattarsi a ciò che diverge dal proprio pensiero:
impedisce la conciliazione e il reciproco rispetto.
Il Pensiero Dicotomico, infatti, induce alla
Gestione Dicotomica delle Divergenze: ogni divergenza/diversità,
viene gestita con una modalità che prevede come unica soluzione
la soppressione di ciò che si considera “sbagliato” per
cui, uno dei due Poli oggetto della Divergenza deve necessariamente
soccombere: necessariamente il Polo che si trova in una
posizione di Forza (economica, fisica, di ruolo, psicologica)
tenderà a prevaricare il Polo che si trova in situazione
di Debolezza.
Indipendentemente dal genere, dalla razza,
dall’età, a causa della Gestione Dicotomica delle
Divergenze:
• Chiunque, rischia di
essere prevaricato e di subire violenza, se viene
a trovarsi nella posizione di Debolezza: notoriamente
le donne, certo, ma anche gli uomini, ogni qual volta vengono
a trovarsi in una posizione di debolezza nei confronti di
altri uomini, di donne, di giovani, anziani, etc.;
• e Chiunque rischia di prevaricare e agire
violenza, venendosi a trovare nella posizione di
Forza (di ruolo, fisica, psicologica economica):
notoriamente gli uomini, certo, ma anche le donne, ogni
qual volta vengono a trovarsi in una qualche posizione di
dominanza nei confronti di altre donne, di uomini, di bambini,
anziani, animali.
Il comun denominatore di tutte le Vittime
è quello di essersi trovate in una posizione di
Debolezza rispetto ad Interlocutori in Posizione
di Forza, posizione che li ha resi ‘il Polo Sacrificabile’:
le donne, certo, ma anche gli uomini (prevaricati
prevalentemente da altri uomini ma anche da donne) e chiunque
altro “si trovi a divergere dalla visione di vita dell’interlocutore
che si trova in posizione di potere.
Al di là delle
rilevanze statistiche (che se effettuate dall’angolazione
che proponiamo potrebbero riservare delle sorprese), termini
come “Femminicidio” e altri equipollenti,
non hanno più molto senso, in uquanto, per par condicio,
si dovrebbe coniare un neologismo per ogni tipo di vittima
(e non sarebbe più finita).
Sarebbe più indicato adottare
un neologismo, che racchiuda ogni tipologia di vittima:
perché non Debolicidio (prevaricazione/uccisione
di chi si trova in situazione di debolezza).
A.Pro.S.I.R.
(Associazione per la Promozione e Sviluppo
Relazionale ed Individuale) è un'associazione di
volontariato istituita nel 1998 che opera
nell'Ambito Sociale con finalità di solidarietà
sociale. I principali ambiti di interesse sono
le problematiche di relazione della coppia,
familiari e genitoriali; il contrasto e la
prevenzione della violenza nell'ambito domestico
ed affettivo; il contrasto dell'Analfabetismo
Psicologico e Relazionale.
www.aprosir.it
Nello specifico condividiamo
• il concetto della Bidirezionalità della violenza
• la necessità di PARI OPPORTUNITA’ INCLUSIVE di ogni vittima: le donne certo , ma anche qualsiasi altra vittima indipendentemente dal sesso, compresi gli uomini per la tutela dei quali, ad oggi lo stato non spende un euro.
• la necessità che uomini e donne si alleino per combattere la vera matrice della violenza che, è "culturale" e non conosce sesso, età, cultura, ceto sociale. A questo proposito, nella speranza di poter contribuire in questo faticoso impegno psicoeducativo, abbiamo deciso di proporre all’assessore di concretizzare il servizio che più volte l’abbiamo sentita desiderosa di realizzare: un Servizio Antiviolenza che si prenda cura anche degli uomini vittima di volenza. A questo proposito abbiamo impostato con la sua supervisione il CAV OLTRE IL GENERE, un servizio che risponda alle esigenze di tutela di tutti i soggetti, a prescindere dal genere. Il servizio si avvale della collaborazione al bisogno, gratuita al 100%,
• di alcuni professionisti psicologi,psicoterapeuti e avvocati
• e della collaborazione della Vox Media organismo di conciliazione, arbitrato e mediazione famigliare.
Antonella Baiocchi
Psicoterapeuta, esperta
in Criminologia, Direttore Scientifico dell'iniziativa
Mara Vena
Operatrice Anti Violenza,
Coordinatrice Call Center CAV Oltre il Genere
Simone Luca Macchia
Psicoterapeuta Relazionale-Sistemico,co-Mediatore Familiare
Maria Chiara Valenziano
Psicologa clinica e
della riabilitazione
Andrea Agostini
Avvocato Cassazionista
Orari: 9.00/12.00 – 15.00/20.00
aprosir2022@libero.it
BUONA POLITICA RELAZIONALE
Non
si offrono 'Cure' ma indicazioni per
fronteggiare
il problema presentato
Visita anche: www.helpdonnemaltrattanti.it
Fonte dei contenuti del progetto e proprità intelletuale:
«La violenza non ha sesso» Alpes Italia 2019;
«Alle Radici della Relazione Malata» Editori: Youcanprint
2015; «La violenza non ha sesso» Alpes Italia 2019
Autore: Antonella Baiocchi
Psicoterapeuta, Specialista in Criminologia